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Il Freddo. Se non lo puoi sconfiggere… Fattelo Amico!!

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Ma dove vai in bicicletta che fa freddo! Vedi che ti ammali! E l’ammonimento di mia madre ogni volta che mi vede uscire in bici d’inverno.

I tanti uomini e donne che in Svezia, in Norvegia o in Olanda utilizzano la bicicletta anche nei mesi più freddi sono la dimostrazione che con qualche accortezza si può pedalare tutto l’anno. A maggior ragione in molte zone d’Italia, dove il clima non è mai rigido.

Questa settimana nei nostri canali social, facebook e telegram ho postato un sondaggio che ha avuto un notevole successo, questo è una dimostrazione che, l’argomento è molto sentito da tutti noi ciclisti, se hai votato avrai già visto quale opzione ha vinto. Se non hai votato corri a fallo e iscriviti alla pagina facebook, unisciti al canale telegram o accedi al club di strava. Tutti questi collegamenti li trovi nel blog aruotalibera.info troverai anche i link a tutte le applicazioni più comode x ascoltare il nostro podcast, cliccaci sopra e l’applicazione si aprirà in automatico e poi mi raccomando! iscriviti ai canali per non perdere tutte le prossime uscite degli episodi ma specialmente perché queste tue piccole azioni sono delle grandi ricompense al mio impegno. Infine ma non per ultimo condividete fortissimamente con gruppi e altri ciclisti. Grazie

Torniamo al sondaggio, la domanda era posta in questo modo:

Otto 🕗del mattino. Bella giornata soleggiata . Con quale temperatura ti piacerebbe pedalare per 💯 km?

Le opzioni erano 5Gradi o 28 Gradi. Per i pochi che non hanno votato vi dico che ha vinto i ciclisti che amano il caldo, nel momento in cui sto registrando siamo a quasi 200 voti con 76% per i 28 gradi contro i 24 per i 5 gradi.

IO ho votato 5gradi perche ho una sudorazione eccessiva e con il caldo i crampi mi attaccano e mi divorano se non mi idrato al meglio. Lasciamo il caldo e pensiamo al freddo, infatti ho considerato di analizzare l’argomento: Freddo e attività fisica, in questo episodio per una situazione che ho riscontrato proprio i giorni scorsi, mentre si parlava con altri ciclisti e podisti, ho notato che tre di loro avevano dei famigliari ammalati con l’influenza di stagione, chi la moglie, chi i figli, nella mia famiglia ad esempio ero l’unico sopravvissuto su quattro, mentre chi praticava una costante attività sportiva non è stato contagiato dal virus.

La mia immaginazione sempre orientata alle due ruote mi ha convito che questa non può essere una coincidenza, sicuramente sia io che questi miei amici, non abbiamo preso il virus perché siamo ciclisti, per forza la cosa deve essere collegata, ad onor del vero la stessa sorte era capitata anche a un podista, lui sano e due dei sui famigliari allettati.

In effetti gli articoli in rete sono tantissimi, con titoli diversi, ma il concetto è sempre uguale, fare attività fisica d’inverno, al freddo, fa bene all’organismo. Quindi quello che vi sto per dire lo faro sentire sicuramente a mia madre, vediamo se si convince, ma ho i miei dubbi. ah ah.

Prima di esporvi i risultati delle mie ricerche vi dico i tre argomenti trattati:

  1. L’attività d’inverno fa bene all’organismo in generale e al sistema immunitario in particolare.
  2. Con il freddo il consumo calorico è maggiore.
  3. Purtroppo l’attività fisica al freddo non fa bene alle prestazioni sportive.

L’attività d’inverno fa bene all’organismo

A parte mia mamma, quanti ciclisti hanno ricevuto la famosa domanda “come fai a non ammalarti con questo freddo?”, come se usare la bicicletta in inverno fosse sinonimo di raffreddore o influenza. Scientificamente è stato invece provato che l’uso regolare della bici in inverno mette in atto delle trasformazioni nel nostro sistema immunitario, che migliora e si rafforza. In sostanza pedalare con il freddo “tempra” il fisico e lo rende più resistente alle infezioni. Ciò è dovuto all’adattabilità del nostro organismo, che è progettato per sopravvivere e quindi si modifica per far fronte alle diverse sollecitazioni cui è sottoposto, di questo argomento ne ho abbiamo parlato nell’episodio della settimana scorsa con omeostasi, ascoltalo.

I test scientifici effettuati su campioni di ciclisti e di sedentari hanno dimostrato come sia più facile ammalarsi se si passa più tempo in ambienti con riscaldamento elevato (a temperature maggiori di 20°C) piuttosto che pedalando un’ora al giorno a temperature intorno allo zero.

Lo si deve alle sollecitazioni che obbligano il nostro organismo a difendersi e quindi a migliorare il sistema immunitario e che, invece, non si attivano quando si passa del tempo in ambienti troppo caldi senza fare attività fisica.

Consumo calorico

Con il freddo il consumo calorico è maggiore, dal momento che buona parte dell’energia viene utilizzata per mantenere la temperatura corporea, a livelli ottimali chiamata termoregolazione. Più è bassa, maggiore è la differenza termica che l’organismo deve compensare, bruciando più calorie. In altre parole, con le uscite invernali si dimagrisce di più.

Il freddo non fa bene alle prestazioni sportive.

Ora vediamo l’ultimo punto che riguarda le prestazioni atletiche, sportive.

Negli anni in cui correvo a piedi, fine anni 90, Orlando Pizzilato era l’unico e solo Guru a cui noi Podisti amatori facevamo riferimento tramite il suo sito orlandopizzolato.com, che tra i tanti consigli e studi che ha pubblicato,  l’attività al freddo è quello che ricordo e che sono andato a rileggere, molte di quelle informazioni sono riportate su suo libro, metto il link di amazon in descrizione. Vi faccio un resoconto di quello che dice Pizzolato adattandolo alle due ruote.

Libro di Orlando Pizzolato -Correre secondo Pizzolato-

Il freddo non determina, in chi corre, solamente spiacevoli sensazioni fisiche, ma ha inoltre un influsso negativo sul rendimento sportivo. I negativi effetti del freddo interessano il funzionamento dei vari apparati fisici, prevalentemente quelli respiratorio e muscolare.

Da precisare che per freddo si intende una temperatura inferiore ai 5 gradi sopra zero; se poi si aggiunge anche il fattore umidità e l’effetto raffreddante del vento in bicicletta, anche con 5 gradi le sensazioni possono essere paragonabili a temperature inferiori allo zero. Metto una tabella che riporta la temperatura percepita in bici del rapporto vento gradi centigradi

In questa tabella sono indicate le temperature percepite, dal corpo umano, con il variare del vento. Possono essere facilmente adattate alle temperature percepite in bicicletta durante gli allenamenti.

A livello respiratorio l’aria più fredda irrita le mucose delle vie respiratorie, e fintanto che si tiene un’andatura blanda, il suo flusso non è particolarmente forzato. L’aria che entra nei polmoni ha modo di riscaldarsi, soprattutto se riesci a inspirare con il naso, ma questo tipo di respirazione è praticabile solamente quando si corre piano. Quando il ritmo cresce o la strada sale, gli effetti dell’aria fredda sono maggiormente percepibili, con bruciori lungo tutta la trachea e fino ai polmoni. Se lo sforzo è appunto intenso, la necessità di ossigeno è elevata e di conseguenza gli atti respiratori sono più frequenti ed intensi.

I muscoli, pur essendo riscaldati dal calore metabolico, tendono a raffreddarsi in fretta, soprattutto se si corre a gambe scoperte. Lo stesso vale per le articolazioni, con i legamenti ed i tendini che difficilmente riescono a raggiungere la temperatura ottimale.

L’evidenza del disagio del corpo a lavorare con le basse temperature è riscontrabile anche dalla difficoltà del cuore a raggiungere il normale limite di lavoro. La frequenza cardiaca sotto sforzo è inferiore, mediamente di 5 battiti al minuto.

Oltre al minor rendimento fisico, il freddo è pericoloso perché può determinare facilmente degli infortuni a causa dei muscoli più rigidi, e quindi meno propensi a contrastare movimenti improvvisi specie nei percorsi tecnici di MTB.

La prevenzione attiva agli allenamenti da svolgere con il clima freddo prevede un adeguato riscaldamento,

In conseguenza alla ridotta funzionalità dell’organismo bisogna quindi prendere in considerazione un rallentamento delle andature;

Pizzolato afferma che considerando la frequenza cardiaca: correndo con il cardiofrequenzimetro, a parità di pulsazioni cardiache tra giornate fredde, sotto i 5 gradi, e giornate calde 12 – 18 gradi è evidente un minor rendimento

Tuttavia, gli effetti più rilevanti si percepiscono quando si tengono andature sostenute, mentre correndo a ritmi tranquilli a volte il rallentamento può essere minimo. Se si mantiene un impegno fisico non elevato, la respirazione è ridotta nella portata e i disagi dell’aria fredda limitati.

Per contrastare le conseguenze dell’aria fredda nei polmoni si possono usare delle mascherine, che riscaldano l’aria prima del transito in bocca.

Per chi non rinuncia a correre in calzoncini per avere il minimo disagio in occasione di sedute veloci, sono utili le pomate revulsive, che accelerano l’afflusso di sangue nella pelle della zona massaggiata.

In conclusione, posso dire che l’attività d’inverno personalmente l’ho sempre preferita adesso in virtù di questi studi ne sono ancora più convito, visto che l’unico svantaggio riguarda la prestazione sportiva.

E tu cosa pensi riguardo al freddo? Come fai le tue uscite? Riesci ad allenarti nelle ore più calde? Ti copri con abbigliamento adeguato, hai qualche trucchetto per contrastare il freddo? Scrivi nei commenti, condividi le tue esperienze con la nostra comunità, ti aspetto.

Per oggi e tutto, cari Ciclisti e care cicliste,

Le raccomandazioni per iscriverti ai canali te l’ho date all’inizio, quindi ti dico che

Farò di tutto affinché questo canale, un po’ artigianale, riesca a dare un valore a chi lo Ascolta, il vostro aiuto è importante!

Vi chiedo, infine, fortemente di condividere questo podcast con i vostri amici ciclisti per permettere a più persone possibili di conoscere a ruota libera in modo che altri ciclisti possano usufruire di questi contenuti che con tanta passione mi impegno a creare per tutti.

Perché la fuga in solitaria non è mai una tattica vincente, saremo un gruppo compatto fino al traguardo.

Stai in scia a ruota Libera.

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Di Luigi Vergari

A Ruota Libera è il primo podcast dedicato al ciclismo pedalato e sensoriale. Fatto da un ciclista amatore e rivolto ai ciclisti amatori.
La passione per questo splendido sport mi spinge prima di tutto a pedalare e poi a ricercare sempre le novità e scoprire le innovazioni che girano attorno al mondo del ciclismo.

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