Episodio dedicato ai pedali a sgancio rapido da strada, Mountain Bike… oppure preferisci i flat? Chi l’ha ideati per primo? Look, Time, Shimano e i meno usati Speedplay.
Tacchette fisse: vantaggi e pericoli.
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Oggi a ruota libera ti parlo:
- Prima dei pedali da corsa con le caratteristiche
- Uso delle tacchette specie quelle fisse,
- Poi quelli di mountain bike con i pro e contro tra sgancio rapido flat e ibridi.
- In fine alcuni consigli e pareri personali.
Dei pedali di cui ti parlerò troverai tutti i riferimenti nella Alla Fine di questo Articolo.
Le immagini che chiariscono i concetti che ti sto per parlare le troverai tutte nel canale Telegram o pagina Facebook cerca i link nelle note di questo episodio.
I pedali sono avvitati alle pedivelle in senso contrario al moto affinché non si svitino durante la pedalata. Per questo il destro si avvita in senso orario e il sinistro antiorario.
A secondo dei pedali si montano con una chiave apposita per pedali oppure con una chiave a brucola da 5 mm.
Vediamo velocemente i pedali del passato e quelli attuali:
Simili ai pedali tradizionali, quelli con cui abbiamo imparato ad andare in dici da bambino, sono i Flat (in inglese piatto) ma con una struttura più snella e superficie piatta munita di grani che fungono da denti e aggrappano la suola delle scarpe.
Fino agli anni ’80 nelle bici da corsa si usava il puntapiede fatti in alluminio o in acciaio era una gabbietta, che accoglieva la punta del piede ed evitava di perdere il pedale, veniva fissata saldamente mediante una striscia di cuoio o avvitata al pedale stesso.
E’ stato utilizzato anche nelle prime MountanBike.
In accoppiata ai puntapiede vengono generalmente utilizzate Cinghie fermapiedi e permettono d’avere un piede saldo sul pedale.
Queste sono quelle che erano montate alla mia prima Olmo con cui ho iniziato a pedalare.
In seguito, sia sulle bici da corsa che sulle mountain bike, si sono sviluppati i pedali a sgancio rapido, in cui è presente un meccanismo che permette di agganciarli alla suola della scarpa dov’è montata un’apposita tacca.
Questo meccanismo permette una pedalata più composta e più redditizia, permettendo anche di mettere il piede a terra in modo molto rapido, per sganciare con questi tipi di pedali a basta semplicemente ruotandolo di qualche grado.
I sistemi di sgancio presenti sul mercato sono: Look, Time, Shimano e il meno usato Speedplay
I pedali LOOK, ideati nel 1984 dalla società francese Look che ha trasferito il concerto di sgancio rapido dallo sci alla bicicletta, producendo i primi pedali a sgancio. Inizialmente venivano utilizzati dai triatleti per facilitare “transizioni” più veloci
Fu La vittoria di Bernard Hinault al Tour de France, montando pedali Look, nel 1985 ha contribuire alla diffusione dei sistemi a sgancio rapido da parte dei ciclisti. I pedali LOOK ormai rappresentano uno standard, oggi sono i più utilizzati per le bici da strada.
Questi pedali sono famosi anche le sue tacchette: le rosse dei grigie e le nere, ogni tipo di tacchetta consente una differente libertà angolare del piede: 0° (nera) , 4,5° (grigia) o 9° (rossa).
La libertà di movimento data dalle tacchette grigie e rosse rende possibile che il piede si muova naturalmente in base alla cadenza e alla forza impresa sul pedale assecondando, così, le differenze naturali di ogni persona pedala in modo diverso.
I modelli Look più attuali basano il sistema di ritenzione su una molla che può essere sostituita per ottenere più o meno forza per lo sgancio.
La libertà di movimento che queste tacchette danno al piede prevengono i problemi articolari alle ginocchia.
E proprio per questi problemi, che inizialmente davano i Look perché troppo fissi, hanno portato nel 1987 la Time a creare Il nuovo sistema pedale-scarpa che permetteva al piede sia uno spostamento laterale che una rotazione sull’avampiede. Dagli studi effettuati sull’uso del pedale Time, risultò che il sistema, favorendo i naturali spostamenti del piede durante la pedalata, tutelava il ginocchio
Ad eccezione dei velocisti, che cercano un collegamento molto solido al pedale, il nuovo sistema della Time riscosse grande successo, tanto da spingere molti corridori a adottare i pedali Time ed obbligare le altre aziende a trovare soluzioni simili.
Nel 1990 anche la Giapponese Shimano con SPD SL(Shimano Pedaling Dynamic) ha ideato il suo sgancio rapido molto valido.
Anche loro hanno tre tacchette di tre colori differenti la cosa importante dei pedali shimano è la superficie di appoggio del piede è molto ampia ed è molto particolare, perché permette di camminare a piedi in tutta sicurezza infatti la Tacchette shimano ha ai suoi estremi 3 inserti di gomma molto morbida che evitano di scivolare continuamente. C’è da dire che la shimano sta adattando i suoi pedali rendendolo compatibili alle tacchette Look che ha il monopolio nelle bici da strada.
Ultimo sistema quello dell’americana Speedplay , che ti inserito per completezza, ma che probabilmente non sono la prima scelta per principianti, non tanto per questioni tecniche, visto che non serve una laurea per utilizzarli, ma per il costo, che anche per i modelli base è piuttosto elevato.
Si basa su un concetto totalmente diverso rispetto ai precedenti. In sostanza il meccanismo con le regolazioni è sulla tacchetta e non sul pedale. I vantaggi di questo sistema sono molteplici e vantano molti fans. Uno dei principali è che non serve mettere il pedale “dritto” per agganciarlo. Essendo il pedale identico nelle due facciate basta appoggiarci sopra la scarpa e spingere per agganciarlo. Con gli altri pedali a volte occorre dare un “colpetto” con la punta per metterlo diritto ed agganciarlo. Altri vantaggi sono la bassissima distanza tra la suola ed il perno del pedale. Questo è consentito proprio dal disegno del sistema che fa praticamente “entrare” il pedale nella tacchetta. Anche la superficie di appoggio è grande, praticamente come tutto il pedale.
Tutti questi vantaggi sono legati anche al sistema di montaggio delle tacchette che prevede 4 fori e non i classici 3 del sistema Look. Esistono però poche aziende che producono scarpe con suole 4 fori. Per rimediare a questo esistono degli adattatori per montare le tacchette Speedplay 4 fori su suole 3 fori. Ma e sempre una forzatura che invalida i vantaggi di questa tecnologia.
Prima di passare ai pedali per MTB visto che s’è parlato di tacchette e libertà di movimento del piede durante la pedalata, e bene sapere che ci sono delle tacchette fisse.
Le tacchette “fisse” sono una tipologia di tacchette che non permettono giochi angolari del piede. In altre parole, il piede non può spostarsi lateralmente durante la pedalata.
Si tratta di un particolare tipo di tacchetta, che obbliga a mantenere un’unica posizione del piede, eliminando gli spostamenti laterali.
Sono consigliate a chi vuole ottenere la maggior potenza sui pedali, poiché eliminano i giochi e le dispersioni di energia.
Posizionare bene alle scarpe qualsiasi tipo di tacchette è fondamentale, maggiormente per queste fisse! Per iniziare a usarle devi dedicare un tempo di adattamento alla posizione, in modo da evitare sovraccarichi.
Il passaggio dalle tacchette flottanti a quelle fisse “di punto in bianco” è sconsigliato, non ti sognare di montare le fisse il giorno prima di una gara convinto di poter spingere di più!
Un periodo di rodaggio è obbligatorio per abituare il corpo.
Personalmente non le ho mai usate, ho iniziato con le Look rosse ora ho le Grigie, mi bastano i problemi articolari che ho avuto e che in parte ancora ho.
Tu valuta, se ne vale la pena, magari con in periodo di prova, il costo non è esagerato.
Le tacchette fisse ci sono di ogni marca, sono quelle nere della Look e le Rosse della Shimano.
Aggiungo i Link nella descrizione del Podcast.
Per i pedali da mtb la scelta è limitata a due tipi: Le SPD a sgancio rapido brevettati dalla shimano nel 1990 o Flat cioè senza sgancio.
Ne deriva due dottrine di ciclisti quelli che…“io agganciato alla bicicletta nemmeno se mi pagano!” e chi invece “con il piede libero vado soltanto a prenderci il pane!” Ah ah
Secondo me la ragione sta nel mezzo, approndiamo le caratteristiche di queste due tipologie di pedali per aiutarti nella scelta, alla fine ti dirò il giusto compromesso secondo la mia esperienza.
I pedali Flat, sono la tecnologia più conosciuta in assoluto. Non hanno nessuna possibilità di aggancio. Possono essere in plastica quelli di bassa gamma, oppure quelli di acciaio con un’ampia superficie di appoggio e dei pin che servono per offrire più grip alla calzatura.
I
vantaggi dei pedali Flat sono:
∙ Possibilità di utilizzo con
qualsiasi calzatura:possono essere utilizzati con qualunque scarpa,
senza dover montare le tacchette;
∙ Libertà di sollevare i piedi dai
pedali: il piede può essere sollevato in libertà, è anche molto comodo
per spostare continuamente il piede per trovare il baricentro migliore.
∙ Maggior superficie di appoggio:
i pedali flat offrono superfici ampie di appoggio, che permettono di far
scorrere liberamente il piede;
∙ Minor sofferenza nei percorso
fangosi: il piede ha sempre un buon appoggio sul pedale anche in
situazioni critiche come quelle con molto fango, questo è un aspetto che può
invece mettere in crisi gli SPD;
∙ Facilità di manutenzione:
non avendo forchette, molle e dispositivi vari, la manutenzione si riduce
soltanto al lavaggio;
Adesso
vediamo gli svantaggi di questi pedali Flat:
∙ Minor contatto in condizioni
difficili: essendo privi di agganci, è molto facile perdere il contatto
tra piede e pedale in caso di fango scivoloso oppure su tratti sconnessi, come
discese su fondi rocciosi o molto sconnessi;
∙ Impossibilità di fissare la
posizione del piede: il piede è libero di posizionarsi in libertà sulla
superficie del corpo pedale. Questo non consente di fissare il piede in una
posizione univoca, comportando i classici fenomeni di pedalata di punta o di
tallone che possono provocare infiammazioni e perdita di potenza trasmessa,
come abbiamo con le tacchette per per i pedali da strada.
∙ Rotazione del pedale: i
pedali flat sono portati a ruotare attorno al perno. Questo a volte non
permette di trovarlo parallelo al terreno nel momento in cui si poggia il
piede, costringendoci a posizionarlo con la punta del piede prima di
posizionare la pianta;
Gli SPD, sinonimo di Shimano Pedaling Dynamic,
Dopo 25 anni dal loro lancio, gli SPD sono ormai una tecnologia consolidata, che è entrata a far parte dello standard sulle mtb
L’innovazione
portata avanti da Shimano ha fatto sì che i professionisti utilizzino tutti gli
SPD poiché offrono un feeling unico con la bicicletta. Sul mercato si trovano
molte proposte, da quelle più semplici ed economiche, a quelle più evolute,
dove si utilizzano materiali all’avanguardia alla ricerca dell’estrema leggerezza
e della performance.
I vantaggi derivati dall’uso degli SPD sono:
∙ Migliore sintonia con la
bicicletta: il fatto di essere agganciati alla bici conferisce un
confort e una sensazione di simbiosi con il mezzo stesso che non si possono
ottenere con i flat.
∙ Miglioramento della pedalata:
durante l’intera circonferenza descritta durante la pedalata, permette di
esprimere la forza anche nei punti denominati in biomeccanica “punti morti”,
cioè oltre a spingere sul pedale si tira ottenendo una pedalata rotonda.
∙ Regolazione della posizione
del piede sul pedale: Grazie agli SPD, una volta regolate le tacchette,
la posizione del piede non cambia mai; puindi potrai esprimere maggiore potenza
limitare l’affaticamento muscolare e le infiammazioni.
∙ Pedale sempre pronto
all’aggancio: gli SPD ruotano molto meno sul loro perno rispetto ai
flat. Questo permette di avere sempre pronto il corpo pedale per l’aggancio,
senza doverlo posizionare con la punta del piede;
Un paio di evidenti svantaggi di questi pedali a sgancio rapido sono:
Il fango accumulato tra le forchette può creare volume che impedisca l’aggancio delle tacchette. Infatti può capitare, nelle uscite con molto fango, di doversi fermare e sbattere la suola sul terreno, per liberarla dal troppo fango che ha ricoperto la tacchetta, rendendo impossibile l’accoppiamento con il pedale.
E poi il fatto che questi pedali sono progettati da usare con calzature dedicate alle tacchette, sono difficili da usare con altre calzature e questo può essere un problema se vuoi usare la mtb nella vita quotidiana, per piccoli spostamenti cose del genere.
Per godere al meglio di questa tecnologia, bisogna innanzitutto superare l’idea di “pericolo” che si può percepire all’inizio. Infatti, quando si passa da pedali flat a pedali SPD, si può avvertire un senso d’insicurezza derivante dal fatto che non puoi sollevare i piedi dai pedali.
In realtà una volta appresa la tecnica nel modo che ti ho spiegato nella quarta puntata di a ruota libera , lo sgancio diventa facile, veloce e automatico. Inoltre i pedali SPD sono progettati per lavorare solo con un certo angolo di aggancio, quando questo varia (per una caduta ad esempio), i pedali sganciano in automatico.
La storia di ginocchia distrutte da cadute con gli SPD sono spesso e volentieri leggende metropolitane.
Ma la soluzione per avere capra e cavoli c’è! Per le mountain bike puoi scegliere dei pedali ibridi SPD + Flat
Questo tipo di pedale presenta le facce non speculari. Infatti una faccia presenta le classiche forchette a molle degli SPD, mentre l’altra è piana, come un qualunque pedale flat.
Solitamente
questi pedali ibridi danno estrema libertà di scelta infatti la faccia piana ha
il corpo pedale svuotato nella parte interna, per cui si possono usare le
scarpe con le tacchette SPD anche sul lato Flat.
I pedali ibridi coniugano i vantaggi delle
tecnologie SPD con la libertà dei Flat e sono ottimi per cominciare ad
approcciare l’aggancio, potendo sempre utilizzare la parte piana fino a che non
ci si senta davvero sicuri e si possa girare agganciati.
Alcuni avvisi e conclusioni personali
Tenete sotto controllo l’usura delle tacchette. In particolare quella del piede d’appoggio. Quando le tacchette si usurano diventano, prendono giochi e risciano di sganciarsi involontariamente.
Ogni sistema di pedale sul mercato ovviamente cerca di differenziarsi dagli altri offrendo alcune caratteristiche proprie.
Detto questo, la cosa importante è la giusta impostazione e montaggio delle tacchette, oltre ad una buona posizione in sella.
le differenze tra i vari sistemi di pedali sono piuttosto soggettive, nel senso che un sistema o l’altro difficilmente ti creeranno dei problemi, e tanto meno andrete più o meno veloci.
Questo se non avete problemi particolari a ginocchia, caviglie o altro, magari dovuti ad incidenti precedenti, etc…
In questi casi estremi la scelta è meglio che sia fatta con l’aiuto di professionisti.
Infine ricorda di pulire sempre i sistemi di blocco dal fango e lubrificare di tanto in tanto.
Nella descrizione di questo podcast trovate i link ai pedali più utilizzati dai ciclisti, di cui ti ho parlato. Dai un’occhiata!
Per oggi e tutto, cari Ciclisti e care cicliste,
Sono tanto contento che sei arrivato fino a qui e ti rimando al gruppo Facebook cercate A ruota Libera c’è anche un canale telegram apri l’applicazione e cerca @staiaruotalibera oppure scrivimi in privato sempre su telegram cerca @luigiciclista, ti metto i link nella descrizione di questa puntata cercateli. Inviarmi domande, opinioni e datemi dei feedback e critiche costruttive, raccontami il tuo rapporto con questi sgancio rapido?, ti aspetto.
Farò di tutto affinché questo canale, un po’ artigianale, riesca a dare un valore per chi lo Ascolta, il vostro aiuto è importante!
Vi chiedo, infine, fortemente di condividere questo podcast con i vostri amici ciclisti per permettere a più persone possibili di conoscere a ruota libera in modo che altri ciclisti possano usufruire di questi contenuti che con tanta passione mi impegno a creare per tutti.
Perché la fuga in solitaria non è mai una tattica vincente Spero che saremo un gruppo compatto fino al traguardo.
Allora Rimani in scia A ruota Libera..
Riferimenti dei Pedali dell’articolo
Una risposta su “Pedali a sgancio rapido: Lo sapevi che…”
Buon pomeriggio.
Le vorrei chiedere se ha idea di pedali flat ibridi per bici da corsa… Pensavo agli shimano ma in giro ho visto ad alcuni amatori dei bei pedali molto larghi (ai quali vorrei anche agganciare le scarpe di decathlon che hanno gli attacchi “interni” alla suola e non esterni in modo da poter anche camminare come una persona normale e non come una papera).
Inoltre io ho le gambe ad arco (ho fatto pallone per tanti anni) e quando ero giovane esistevano solo le tacchette fisse ed avevo tendiniti terribili. Adesso vorrei provare a montare tacchette flottanti. Mi sa consigliare delle scarpe e delle tacchette flottanti che permettano una pedalata con un buon grado di libertà del piede? Grazie